CHEMIOTERAPIA
E ALIMENTAZIONE

CHEMIOTERAPIA
E ALIMENTAZIONE

Effetti collaterali della chemioterapia
nei pazienti oncologici

I trattamenti chemioterapici, benché oggi più specifici, sono comunque caratterizzati in modo variabile da una serie di effetti collaterali dovuti alla tossicità dei farmaci utilizzati per contrastare/eliminare le cellule tumorali.

Gli effetti collaterali sono in parte dovuti anche alla non alta selettività delle terapie oncologiche per cui queste agiscono anche verso le cellule sane dei tessuti.

A seguito degli effetti collaterali da chemioterapia e radioterapia, assieme ad alcune modifiche estetiche, si possono sviluppare alterazioni funzionali come la neuropatia periferica. Quest’ultima si manifesta molto spesso con formicolii alle mani e ai piedi, dolore, sensazione di indossare guanti o calzini ecc.  e limita la persona nei movimenti e nella quotidianità, compromettendo la sua sicurezza.

L’incidenza e la severità di tali effetti collaterali, variano in base ai farmaci utilizzati e le peculiarità individuali.

Effetti collaterali della chemioterapia nei pazienti oncologici

I trattamenti chemioterapici, benché oggi più specifici, sono comunque caratterizzati in modo variabile da una serie di effetti collaterali dovuti alla tossicità dei farmaci utilizzati per contrastare/eliminare le cellule tumorali.

Gli effetti collaterali sono in parte dovuti anche alla non alta selettività delle terapie oncologiche per cui queste agiscono anche verso le cellule sane dei tessuti.

A seguito degli effetti collaterali da chemioterapia e radioterapia, assieme ad alcune modifiche estetiche, si possono sviluppare alterazioni funzionali come la neuropatia periferica. Quest’ultima si manifesta molto spesso con formicolii alle mani e ai piedi, dolore, sensazione di indossare guanti o calzini ecc.  e limita la persona nei movimenti e nella quotidianità, compromettendo la sua sicurezza.

L’incidenza e la severità di tali effetti collaterali, variano in base ai farmaci utilizzati e le peculiarità individuali.

L’importanza di una corretta alimentazione

La difficoltà nell’alimentarsi è una problematica comune tra i pazienti oncologici: perdita di appetito, alterazione della percezione dei gusti, nausea, vomito, diarrea, dolore, infiammazione ed ulcerazione della bocca, sono solo alcuni degli effetti collaterali causati dalla chemioterapia e che non permettono al paziente oncologico di nutrirsi adeguatamente.

La mancata assunzione di un corretto quantitativo di nutrienti porta il paziente oncologico ad affrontare la terapia con un fisico ancor più debilitato, che avvertirà maggiore stanchezza ed accuserà molto di più la tossicità del trattamento.

Molto spesso, proprio a causa degli effetti collaterali invalidanti, il paziente oncologico è costretto a ridurre o addirittura sospendere la terapia.

Il senso di stanchezza e lo stato di malnutrizione possono essere contrastati mediante una corretta assunzione di cibo, in particolare di specifici nutrienti.

Molti di questi possono essere introdotti mediante alimenti che si consumano abitualmente.

La dieta diventa quindi uno degli alleati fondamentali nel contrastare gli effetti collaterali delle terapie come chemioterapia e radioterapia.

Un apporto corretto degli elementi necessari al sostentamento consentono di tollerare meglio il trattamento farmacologico e gli eventuali effetti collaterali.

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L’importanza di
una corretta
alimentazione

La difficoltà nell’alimentarsi è una problematica comune tra i pazienti oncologici: perdita di appetito, alterazione della percezione dei gusti, nausea, vomito, diarrea, dolore, infiammazione ed ulcerazione della bocca, sono solo alcuni degli effetti collaterali causati dalla chemioterapia e che non permettono al paziente oncologico di nutrirsi adeguatamente.

La mancata assunzione di un corretto quantitativo di nutrienti porta il paziente oncologico ad affrontare la terapia con un fisico ancor più debilitato, che avvertirà maggiore stanchezza ed accuserà molto di più la tossicità del trattamento.

Molto spesso, proprio a causa degli effetti collaterali invalidanti, il paziente oncologico è costretto a ridurre o addirittura sospendere la terapia.

Il senso di stanchezza e lo stato di malnutrizione possono essere contrastati mediante una corretta assunzione di cibo, in particolare di specifici nutrienti.

Molti di questi possono essere introdotti mediante alimenti che si consumano abitualmente.

La dieta diventa quindi uno degli alleati fondamentali nel contrastare gli effetti collaterali delle terapie come chemioterapia e radioterapia.

Un apporto corretto degli elementi necessari al sostentamento consentono di tollerare meglio il trattamento farmacologico e gli eventuali effetti collaterali.

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Gli Acidi Grassi come “alleati”

Gli acidi grassi svolgono un ruolo fisiologico fondamentale per la crescita. Forniscono una corretta fonte di energia per le cellule in generale, per la salute delle membrane cellulari, per la sintesi dell'emoglobina, per la coagulazione e fragilità capillare, come precursori delle prostaglandine, per il controllo e la regressione dell'infiammazione, per l’integrità della guaina mielinica (la guaina che protegge il nervo, il cui ruolo è quello di facilitare la propagazione dell'impulso) e così via.

Gli acidi grassi infatti sono essenziali costituenti di tutte le membrane cellulari e importanti per il mantenimento dell’omeodinamica dell’organismo. Hanno anche un’importanza fondamentale quali componenti strutturali del cervello e delle fibre nervose. Quest’ultime sono avvolte da mielina che ha la funzione di proteggere il nervo. La guaina mielinica è formata per la gran parte di lipidi in cui gli acidi grassi svolgono un ruolo fondamentale.

Non tutti gli acidi sono sintetizzati dall’organismo e qualora la dieta non fosse sufficiente a mantenerne il corretto equilibrio, l’apporto di acidi grassi può essere raggiunto mediante l’utilizzo di supplementazioni dedicate.

In particolare è importante assumere giuste quantità di specifici acidi grassi, come omega-3 (EPA, DHA, acido alfa-linolenico) e omega-6 (acido linoleico); acidi grassi non sintetizzati dall’organismo che devono essere necessariamente introdotti attraverso la normale dieta; così come è importante l’assunzione anche di acidi grassi non essenziali nelle corrette quantità.

A livello del sistema nervoso, la carenza di acidi grassi, secondo un recente studio dell’Università di Milano, può comportare l’insorgenza di neuropatia periferica.

È importante quindi che gli acidi grassi, sia essenziali che non essenziali, siano presenti in rapporto equilibrato fra di loro.

Gli effetti benefici degli acidi grassi, si ottengono con un corretto regime alimentare dietetico.  In mancanza di tale condizione è utile integrare gli acidi grassi carenti attraverso una supplementazione specifica.

Gli Acidi Grassi come “alleati”

Gli acidi grassi svolgono un ruolo fisiologico fondamentale per la crescita. Forniscono una corretta fonte di energia per le cellule in generale, per la salute delle membrane cellulari, per la sintesi dell'emoglobina, per la coagulazione e fragilità capillare, come precursori delle prostaglandine, per il controllo e la regressione dell'infiammazione, per l’integrità della guaina mielinica (la guaina che protegge il nervo, il cui ruolo è quello di facilitare la propagazione dell'impulso) e così via.

Gli acidi grassi infatti sono essenziali costituenti di tutte le membrane cellulari e importanti per il mantenimento dell’omeodinamica dell’organismo. Hanno anche un’importanza fondamentale quali componenti strutturali del cervello e delle fibre nervose. Quest’ultime sono avvolte da mielina che ha la funzione di proteggere il nervo. La guaina mielinica è formata per la gran parte di lipidi in cui gli acidi grassi svolgono un ruolo fondamentale.

Non tutti gli acidi sono sintetizzati dall’organismo e qualora la dieta non fosse sufficiente a mantenerne il corretto equilibrio, l’apporto di acidi grassi può essere raggiunto mediante l’utilizzo di supplementazioni dedicate.

In particolare è importante assumere giuste quantità di specifici acidi grassi, come omega-3 (EPA, DHA, acido alfa-linolenico) e omega-6 (acido linoleico); acidi grassi non sintetizzati dall’organismo che devono essere necessariamente introdotti attraverso la normale dieta; così come è importante l’assunzione anche di acidi grassi non essenziali nelle corrette quantità.

A livello del sistema nervoso, la carenza di acidi grassi, secondo un recente studio dell’Università di Milano, può comportare l’insorgenza di neuropatia periferica.

È importante quindi che gli acidi grassi, sia essenziali che non essenziali, siano presenti in rapporto equilibrato fra di loro.

Gli effetti benefici degli acidi grassi, si ottengono con un corretto regime alimentare dietetico.  In mancanza di tale condizione è utile integrare gli acidi grassi carenti attraverso una supplementazione specifica.

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